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La Basilica di San Benedetto
 La costruzione della chiesa risale al 1200, ma è stata rimaneggiata più volte. La facciata a capanna (sec.XIV) ripropone uno schema largamente diffuso nella regione, di cui, sempre a Norcia, si incontrano altri esempi (S. Francesco e S. Agostino). Il portale a fasci di colonne è abbellito nella lunetta da un gruppo scultoreo rappresentante la Madonna col bambino tra due angeli; ai lati della lunetta due edicole con le statue dei santi Benedetto e Scolastica, rammentano al passante la loro sovranità sulla repubblica nursina. Un bel rosone, attorniato dai simboli dei quattro evangelisti, sovrasta il portale. Marmi policromi intarsiati, spezzano il biancore della facciata, testimoniandone un'origine multicolore. Sulla destra della facciata della chiesa e a quest'ultima addossato, fin dal 1570, il cosiddetto Portico delle Misure, edificato dal Comune e dalle autorità ecclesiastiche per creare una sorta di mercato coperto dei cereali.
 La Basilica di San Benedetto è stata restaurata in occasione del Giubileo del 2000. Gli interventi hanno interessato in particolare gli ambienti ipogei e la cripta, la chiesa e l'antico convento. Gli scavi romani e la cripta sono stati valorizzati con la ristrutturazione completa degli ambienti voltati e la realizzazione di una scala di accesso alla cripta nei pressi dell'ingresso della chiesa per evitare interferenze con le celebrazioni liturgiche. Nella basilica è stato realizzato un nuovo pavimento in quadrati bianchi e rossi posti a losanga nell'area dell'assemblea, mentre l'area presbiteriale, sollevata da tre gradini dall'aula, ha accolto un nuovo altare in bronzo dello scultore contemporaneo Giuseppe Ducrot, cui si debbono anche il leggio e la piccola statua di San Benedetto collocata a destra.
Il Palazzo Comunale
 Il Palazzo risale al 1300 ma di questo periodo sono conservati solo la parte inferiore dell'edificio e l'elegante portale. Il balcone e la parte superiore risalgono invece al XIX secolo. Uno dei due leoni marmorei, che siedono all'inizio delle balaustre della scalinata, è firmato da Domenico Mollaioli, l'architetto perugino che alla fine dell'800 si occupò del rifacimento della facciata. All'interno sono da visitare la Sala del Consiglio Maggiore, la Sala Sertoriana o dei Quaranta conservatori della pace e la Cappella dei Priori, di struttura settecentesca, dove si conserva il prezioso reliquario di San Benedetto, uno degli ultimi in stile gotico.
La Castellina
 Residenza fortificata sede dei governatori apostolici, fu edificata per volontà del Pontefice Giulio III per garantire allo Stato della Chiesa un maggiore controllo sul Comune di Norcia che vantava un governo di tipo repubblicano e sui territori periferici. Del progetto fu incaricato Jacopo Barozzi da Vignola che il 28 Agosto 1554 ne tracciò, sul posto, la pianta, inglobante, al suo interno, il Palazzo del Podestà, quasi del tutto demolito, e la Pieve di S. Maria Argentea, ricostruita poco oltre. Il fortilizio è quadrato con bastioni angolari fortemente scarpati. L'aspetto imponente, in parte motivato da ragioni antisismiche, riassume emblematicamente l'irreversibile crisi delle libertà comunali e il contemporaneo recupero di potere da parte del papa. Quando nel 1569 venne istituita la Prefettura della Montagna, la Castellina ne divenne la naturale sede, militarmente sicura e architettonicamente degna di assolvere funzioni di rappresentanza. Alle necessità burocratiche e di organizzazione dei vari uffici della Prefettura si lega la lenta ed elaborata definizione degli spazi interni, la cui sistemazione si protrasse almeno fino al 1587. Restaurato nel XVIII secolo a seguito dei frequenti terremoti, a partire dal 1860 divenne sede degli uffici del Comune, per poi essere destinato all'allestimento del Museo nel 1967 con le opere depositate dal Comune, dalla Curia vescovile e dagli Istituti Riuniti di Beneficenza.
La Concattedrale di Santa Maria Argentea
 L'edificio ha ereditato il nome dalla pieve altomedievale demolita nel 1554 per far posto alla Castellina. La chiesa, dall'elegante facciata, presenta un interno a tre navate e cappelle gentilizie con tele di notevole pregio. Nella cappella della Misericordia, in fondo alla navata sinistra, al centro di un sontuoso altare di marmi bianchi e policromi con sculture attribuite allo scultore fiammingo del '600 Francesco Duquesnoy, si trova uno degli affreschi-simbolo della città di Norcia. E' un'opera del XVI secolo dipinta da Francesco Sparapane e restaurata dal comitato "Una Mostra, un restauro". In questo trittico murario sono raffigurati i Santi Benedetto e Scolastica ai lati di una Madonna col Bambino. San Benedetto sostiene un modello di Norcia sul quale svetta l'alto campanile gotico crollato nel XVIII secolo.
Il Complesso Monumentale San Francesco
 Altro edificio degno di menzione e di visita è il complesso di S. Francesco, del secolo XIV, oggi sede dell'auditorium, della biblioteca comunale e dell'archivio storico. La facciata esterna dell'auditorium si deve alla ricostruzione portata a termine dai francescani Conventuali, secondo i dettami dell'ultima stagione del gotico. Di notevole pregio, sul frontale, il bel rosone e, sul fianco, ricchi portali. L'interno, a navata unica, è ornata da pochi affreschi superstiti dei molti che impreziosivano le superfici. L'auditorium sta per essere arricchito di un'altra pregevole opera pittorica. Sulla parete di fondo sarà infatti collocata la pala raffigurante "L'incoronazione della Vergine" che Jacopo Siculo dipinse per i Francescani dell'Annunziata nel 1541. La tavola monumentale, che tornerà nella sua città di origine dopo lunghi 25 anni, rivitalizzerà tutto l'ambiente per le sue qualità di luce e di colore, ma anche per le sue dimensioni (l'intera macchina contenente la pala misura 7 metri di lunghezza x 5 di larghezza). All'interno del complesso può essere visitato anche uno dei più significativi patrimoni archivistici della regione, quanto a ricchezza, antichità e varietà delle documentazioni. Nell'archivio storico comunale di Norcia sono infatti conservate preziose testimonianze della città di San Benedetto e del territorio circostante sin dal XIII secolo. Con i fondi ad esso aggregati, l'archivio è composto da oltre 12000 pezzi datati tra questo periodo e gli anni '60 del XX secolo. Nella sezione preunitaria si evidenzia l'archivio segreto del Comune, in cui sono attestati i rapporti esistenti tra Norcia e l'autorità centrale pontificia, le comunità e le città vicine. Nella sezione postunitaria sono invece collocate le documentazioni prodotte dal 1860 e 1960. Nel deposito comunale sono poi conservati i fondi archivistici statali come l'archivio notarile mandamentale.
La Chiesa di Sant'Agostino
 Anche S. Agostino è una chiesa gotica, il cui portale principale, del XIV secolo, è quasi identico a quello di S. Benedetto: domina la porta un affresco del XVI secolo, raffigurante san Nicola da Tolentino con una colomba sulla spalla, la Madonna col Bambino benedicente al centro e S. Agostino, dottore della Chiesa. All'interno, costituito da un'unica navata, spiccano il pregevole complesso dell'organo e della cantoria seicenteschi oltre ad affreschi del XIV e XV secolo.
 La chiesa della Madonna Addolorata che custodisce la miracolosa immagine della Madonna raffigurata su una tela dipinta nel XVIII secolo; la chiesa del Crocifisso, proprio a ridosso delle mura urbiche, nella parte alta della città e la chiesa di San Lorenzo la più antica di quelle presenti a Norcia. Ma l'elenco non finisce qui: numerosissimi altri luoghi di culto sono disseminati entro le mura di Norcia. Il fascino di Norcia risiede soprattutto nel suo fitto reticolo di vie e stradine punteggiate da piazze con fontane, disseminato di orti e giardini interni laddove i palazzi gentilizi si affiancano a conventi o edifici civili, per non parlare delle torri e delle porte dislocate lungo il perimetro delle mura urbiche medievali, perfettamente conservate con la loro caratteristica forma a cuore.